Descrizione
La cappella dell’Addolorata, che si affaccia su via Roca, ovvero sulla via che da Melendugno porta alla marina di Roca Vecchia, è la più esterna di quelle presenti nell’odierno abitato. Quando sorse, nel 1759, era una cappella rurale e, come la chiesa dell’Immacolata, presenta elementi di fortificazione. Edificate tra i secoli XVII e XVIII, queste costruzioni religiose dovevano fare i conti e resistere alle scorrerie dei corsari che infestavano le coste salentine. È famoso, per esempio, l’attacco che Melendugno subì nel 1674, durante il quale diversi cittadini morirono ed altri vennero rapiti; si conoscono altri episodi simili, accaduti fino agli inizi dell’Ottocento. La cappella dell’Addolorata era la chiesa più esposta a queste incursioni, essendo sorta sulla via per le marine; per questo fu dotata di feritoie attraverso cui difendersi con armi da fuoco leggere, e furono anche scolpiti dei pluviali in pietra a forma di bombarde, per intimorire gli eventuali assalitori.
La facciata è stretta e si sviluppa verso l’alto, animata dalle paraste laterali e dalle lavorazioni in cima alla struttura. All’interno è notevole l’altare maggiore, del 1763, in stile barocco, come si può notare dalla sofisticata elaborazione delle forme. La tela è d’impatto e colpisce per l’impostazione teatrale della scena, in cui la Madonna sgomenta si vede attorniata dagli angeli che recano gli strumenti con cui venne flagellato e ucciso il figlio Gesù.
La chiesa venne finanziata da don Francesco Cesare, che ha lasciato a ricordo del suo impegno il proprio blasone in diversi elementi dell’immobile.
Oggi la chiesa è conosciuta anche come cappella dei Santi Medici, per la grande venerazione che interessa le due statue in cartapesta di Cosimo e Damiano.