Descrizione

Il paese di Borgagne ha subito una diffusa fortificazione tra la fine del XV e la prima metà del XVI secolo. Oltre al castello Petraroli e al palazzo Sciurti, vennero edificate diverse case-torre: abitazioni con un piano terra e un primo piano, spesso adiacenti ad una corte esterna.

La più interessante di queste case-torre è quella sita in via Castello, angolo via Conciliazione Laterano, a pochi metri dal castello Petraroli. L’edificio, nato nel Cinquecento, ha poi subito delle modifiche nei secoli successivi. È caratterizzato da beccatelli ornamentali nella parte superiore e da una colonna angolare. Questa casa-torre potrebbe essere stata un’abitazione di religiosi: vi sono, infatti, impressi il Monogramma di Maria e il Cristogramma IHS, e si leggono l’iscrizione Cum auxilio Dei feci (“l’ho realizzato con l’aiuto di Dio”) e l’abbreviazione S. I., che potrebbe far riferimento alla Societas Iesu, la Compagnia di Gesù.

In effetti, tra la seconda metà del Cinquecento e la prima metà del Seicento, i baroni Petraroli e Zimara hanno avuto strette frequentazioni con Bernardino Realino e gli altri Gesuiti di Lecce, i quali di tanto in tanto si recavano a Borgagne in visita; inoltre, nella chiesa matrice, là dove ora c’è l’altare del Ss. Crocefisso, esisteva un altare dedicato ad un culto molto caro ai Gesuiti, quello del Nome di Gesù, in cui era stata dipinta una rappresentazione del battesimo di Cristo (come nell’altare maggiore della chiesa dei Gesuiti a Lecce).

Accanto alla torre vi è una graziosa corte, preceduta da un portale su cui è apposta un’iscrizione latina purtroppo corrosa. La casa-torre e la relativa corte non sono visitabili al loro interno, in quanto abitazione privata.

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