Descrizione
Itinerario alla scoperta delle Case a Corte di Borgagne
Nel centro storico di Borgagne sono presenti otto esempi di case a corte, alcune delle quali perfettamente recuperate, anche grazie all’iniziativa di privati che hanno realizzato dei B&B, altre invece restano in stato di abbandono ma senza che per questo abbiano perso il loro fascino. Scopriamo in questo itinerario alcune di queste costruzioni tradizionali.
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Nei pressi del Castello Petraroli, in Via Laterano, se ne trovano già due: venendo infatti da Via Castello, e svoltando a destra all’incrocio, si incontra subito la prima contrassegnata dal civico 51; mentre l’altra si raggiunge svoltando a sinistra al medesimo incrocio, e dopo aver percorso alcune decine di metri si individua al civico 36.
Se la casa al n. 51 si presenta con un alto muro di recinzione dal quale è difficile scorgere gli interni poiché l’ingresso alla corte è sbarrato (si tratta pur sempre di una proprietà privata), quella al n. 36 è accessibile, o meglio, ci si può affacciare sul cortile dal cosiddetto samportu, il portale di ingresso, e osservare la disposizione delle abitazioni e la struttura interna anche se comunque l’edificato non è fruibile completamente.
Il portale di quest’ultima casa a corte conserva elementi decorativi più elaborati della prima, come si può notare dai capitelli più lavorati e da una voluta scolpita in rilievo sulla chiave di volta dell’arcata. Entrambe però hanno in comune alcune particolarità come i conci sporgenti che disegnano la cornice del portale e la presenza dei paracarri, cioè gli elementi di protezione dell’ingresso da eventuali urti con i mozzi delle ruote dei carri che vi entravano e uscivano.
Per visitare invece un sistema di case a corte recentemente recuperato ci si può recare in Via IV Novembre, raggiungibile facilmente proseguendo su via Laterano diretti verso la piazza principale intitolata a S. Antonio, per poi svoltare a sinistra una volta arrivati, costeggiando la chiesa della Presentazione del Signore e la Torre dell’orologio. Al civico 32 di Via IV Novembre troveremo una corte un po’ particolare che è stata inglobata da un’altra struttura caratteristica diffusa qui a Borgagne: la cosiddetta casa-torre.
Scopri le case torre nell’itinerario architettonico
La casa torre non è altro che un’abitazione fortificata, in genere di proprietà di famiglie benestanti, che inizia a diffondersi nel cinquecento. Tipicamente ha una struttura che si sviluppa in altezza, ha un aspetto imponente ed è dotata di elementi difensivi quali caditoie, piombatoi, feritoie, che sono tipici delle architetture militari come i castelli o le torri costiere. Queste case diventavano così dei baluardi difensivi civili che contribuivano al presidio del territorio, funzione di solito riservata esclusivamente alle architetture militari.
Quello che differenzia dunque la corte di Via IV Novembre è la presenza di questa struttura, alle spalle della quale si è poi sviluppato un ulteriore agglomerato di piccole case che si affacciano sullo spazio comune del cortile. A Borgagne sono presenti un buon numero di case-torre, gran parte delle quali edificate lungo Via Laterano forse perché era una strada di raccordo con il Castello Petraroli.
Una delle più interessanti si trova proprio all’incrocio con Via Castello, quello da cui è iniziato questo itinerario: la sua particolarità consiste nell’avere, sullo spigolo del muro perimetrale, una semi colonna angolare il cui capitello indica simbolicamente con i suoi lati la via del potere civile (Via Castello) e quella del potere religioso (Via Laterano, che conduce verso la Chiesa matrice in piazza).
Inoltre anche questa casa si apre su uno spazio aperto non accessibile dalla strada, per quanto in questo caso si tratta di un cortile esterno di pertinenza dell’edificio e non, come potrebbe sembrare, di un sistema di case a corte.
Infine non possiamo non dare un accenno sulla corte esterna affiancata al Palazzo Sciurti e al relativo frantoio ipogeo situati in Via Lecce. Delimitata da una muratura che segue e continua il perimetro della struttura baronale, ha un portale ad arco con lo stemma della famiglia Sciurti sorretto da pilastrini con capitelli semplici.
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Anche qui è difficile stabilire se si trattasse di un semplice cortile, estensione esterna del palazzo, o se fosse lo spazio comune di differenti case costruite lì a fianco. Sembra però più probabile la prima ipotesi poiché su questo cortile si affacciano soltanto le porte dell’edificio nobiliare, anche se è possibile notare più all’interno come fosse presente una zona rettangolare delimitata da resti di muratura che potrebbe essere o un’abitazione a sé stante oppure uno stanzone esterno.
Non sappiamo come fosse costruito questo ambiente aggiuntivo, né quale fosse la sua funzione, anche se doveva essere certamente un luogo da abitare poiché era dotato di un caminetto, conservato in parte, e di un’apertura che dava sul retro. Quel che si può affermare è che in questo ampio cortile sono presenti numerose fosse granaie segno che si trattava di un luogo di deposito da cui attingere quotidianamente.