26 Settembre 2019

Torre dell’Orso e Sant’Andrea: scopri costa e calette

Alla scoperta della fascia costiera sud delle Marine di Melendugno, sviluppata da Torre dell’Orso a Torre Sant’Andrea.

Questa zona porta con sé l’effigie delle marine melendugnesi, aventi una fascia costiera varia: a tratti sinuosa e sabbiosa, a tratti a picco. Le sorprese non mancheranno!

Il punto di partenza del percorso, segnato in verde sulla mappa, sarà Torre dell’Orso. La costruzione cinquecentesca, collocata in via Bellavista, rappresenterà un inizio “panoramico” dell’itinerario: la baia a mezzaluna riempirà la vista e lascerà a bocca aperta tanti visitatori. Ma è solo l’inizio!

Proseguite sul marciapiede e scendete verso la pineta. La stradina che porta agli accessi in spiaggia, via Risorgimento, rappresenterà il primo cambio d’ambiente. Gli alberi circonderanno la strada e pian piano vi porteranno nel bel mezzo della pineta, censita come area SIC (Sito d’Importanza Comunitaria) dall’Unione Europea.

Una volta superata la piccola rotatoria, collocata a sinistra di un ponte, potete scegliere come proseguire il percorso: potrete salire dalla pedana in legno, diretta al livello stradale (segnata sulla mappa con una linea arancione), o immergervi nella fitta vegetazione del bosco seguendo il sentiero tracciato dal calpestio degli escursionisti.

La Pineta di Torre dell’Orso e le altre bellezze naturalistiche nell’itinerario paesaggio

Ad un certo punto il sentiero vi condurrà in un’area circondata da un muretto a secco. Continuate a camminare parallelamente alla costruzione fino a giungere ad un altro ingresso della pineta, questa volta chiuso da una sbarra in ferro che impedisce l’accesso ai veicoli a motore. Quest’ultimo tratto vi porterà sul costone delle Due Sorelle e di Punta Matarico. Chi avrà scelto di percorrere la strada, invece, dovrà girare a sinistra poco dopo la Casetta Rossa, sede dell’associazione Ve.Ro.Blu, e proseguire dritto fino al bosco.

Camminando sul fondo pietroso del tracciato sarete improvvisamente investiti dall’ampio panorama del mare, colorato dal singolare scoglio delle “Due Sorelle”, che si estenderà di fronte ad una piccola caletta a picco con una spiaggetta.

Voglio sapere di più sulla Leggenda delle Due Sorelle

Dopo aver ammirato le bellezze naturali di questa zona, proseguite lungo il sentiero in direzione sud, prestando sempre attenzione al fondo insidioso e sconnesso e continuate in parallelo alla linea di costa. Attraverserete Punta Matarico e supererete lo Scoglio Noglio.

Il sentiero, apparentemente poco vario, regalerà altri angoli nascosti ma interessanti. Le Grotte dell’Acqua Dolce, collocate a metà tra Torre dell’Orso e Torre Sant’Andrea, sono da raggiungere con molta attenzione ma singolari per conformazione naturale, decorata dalla presenza di tante piscine naturali.

Quando all’orizzonte comincerete a scorgere il faro di Torre Sant’Andrea ci saranno da vedere altre attrazioni naturali, collocate all’ingresso di questa località marina. La Grotta Ronzu Beddhru, punto ideale per la balneazione durante i giorni in cui le spiagge principali sono prese d’assalto, precederà il punto noto popolarmente come La Lapide, che nasconde un’altra bella grotta.

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Proseguite lungo il sentiero e, dopo un piccolo avvallamento, un altro gigante della natura si aprirà davanti ai vostri occhi: il faraglione ad arco di Sant’Andrea, accompagnato da un altro grande scoglio esteso e slanciato, è il simbolo di questa località marina e ripagherà gli sforzi fatti per arrivare sin qui. Ma guai a credere che le sorprese regalate dalla natura siano finite, anche se una sosta quanto più vicino possibile ai faraglioni di Sant’Andrea è un “obbligo morale”!

La zona dei faraglioni non è soltanto un punto d’immensa bellezza naturalistica. La baietta, frequentata da chi voglia vivere un’esperienza balneare diversa dalla spiaggia, era nota anche come Acqua Tuce (l’acqua dolce); c’era infatti una sorgente di acqua dolce potabile, proveniente dalla falda freatica dell’interno.

Risalendo su, basterà avere il giusto spirito di osservazione per scorgere e analizzare degli altri punti del tutto singolari. Lungo la costa nei pressi del faro di Sant’Andrea, zona dove bisognerà prestare sempre la massima attenzione a causa dei crolli, ci sarà da vedere la Grotta del Canale e la Grotta del Pepe, altro punto dalla vista mozzafiato.

Fatto il pieno di sensazioni con questi punti panoramici, arriverete nella baia principale di Torre Sant’Andrea, toponomasticamente nota come Lu portu de Sant’Andria (il piccolo porto di Sant’Andrea – lemma assegnato perché è l’unica insenatura adibita all’attracco delle barche-). I bar della zona sono ideali per un rinfresco e per ricaricare gambe e mente per poi proseguire sul costone di Torre Sant’Andrea.

Voglio sapere tutto sulle spiagge nascoste di Sant’Andrea: l’itinerario

A questo punto il percorso si può sviluppare verso più direzioni. Si può proseguire sul costone (rimanendo sulla linea verde) o inoltrarsi nella pineta di Sant’Andrea (linea rosa).

La prima opzione vi porterà alla scoperta delle Spiagge Nascoste di Torre Sant’Andrea. Dopo la salita, fronteggiata dal lungo scoglio del Tafaluro, ammirato e raffigurato in tantissime foto ricordo della piccola marina, troverete un sentiero che s’estenderà sulla falesia, da affrontare a piedi o in mountain bike.

Passo dopo passo, il panorama circostante si riempirà di elementi singolari: lo scoglio dellu Mbruficu, chiamato così dal nome dell’albero di fico, la Grotta di Mafar, raggiungibile soltanto tramite una stretta scalinata che arriva direttamente in acqua, e le doppie spiaggette di Conca Specchiulla, sono soltanto tre di punti dove la natura dominerà la vostra esperienza. Esternarle tutte minerebbe il vostro spirito di scoperta. Siate esploratori!

Inoltrarsi nelle pinete sarà altresì interessante per chi vorrà osservare la vegetazione del luogo e, perché no, rinfrescarsi un po’ in un ambiente naturale. Non c’è solo la Pineta di Sant’Andrea, visibile per la sua estensione già dalla baia dellu Portu de Sant’Andria.

Una volta inoltrati sul costone roccioso, all’altezza di un punto con tre piccoli faraglioni, si estenderà la Pineta di Conca Specchiulla, detta anche la Brughiera, da percorrere seguendo la linea marrone sulla mappaaltro punto ideale per camminatori e sportivi.

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