Le “municeddhe” salentine: un piatto povero della tradizione contadina

Celebrate da anni in una famosa sagra, nel Salento le “municeddhe” sono un piatto povero della tradizione contadina che si esalta con pochi elementi come alloro, vino, cipolla e peperoncino.
I salentini, quindi, non hanno nulla da invidiare alle “escargot” francesi, perché le municeddrhe, queste lumache di terra, sono sì piccole, ma estremamente saporite.
Reperire le lumache salentine è un lavoro di pazienza: basta, infatti, una giornata uggiosa o un forte temporale per trovarle facilmente in campagna, attaccate a degli arbusti, quasi in attesa di essere colte, una ad una, e meglio ancora se hanno la cosidetta ‘panna’, un sottile strato che le protegge durante il letargo.
Un tempo si trovavano facilmente nei supermercati, oggi è diventato più raro. Generalmente si raccolgono nella stagione estiva, da luglio a settembre.
Le municeddhe rappresentano un ingrediente inusuale che si presta a numerose ricette della tradizione contadina. In passato, quando il cibo scarseggiava, era considerato uno spreco non raccoglierle per creare piatti gustosi.
Il temine “municeddha” ha un’origine sconosciuta, ma la sua etimologia potrebbe tuttavia riscontrarsi nell’aspetto e nel colore del guscio di questa lumaca che ricorda il colore del saio dei monaci.
Arrostite, al forno o in umido, le lumache di terra sono sempre buonissime.
Una delle ricette più popolari è quella in umido. Vi spieghiamo come prepararla in poche mosse.
Munitevi di:
– 1 kg di municeddhe;
– 2-3 foglie di alloro;
– 1 bicchiere di vino bianco (o rosato);
– aglio;
– olio extravergine d’oliva q.b;
– sale;
– peperoncino.
Una volta reperiti gli ingredienti, lavate molto accuratamente le lumache e, prima dell’ultimo risciacquo, aggiungete una manciata di sale fino e lasciatele in acqua per cinque minuti. Risciacquatele sotto l’acqua corrente e mettetele in una ciotola.
Nel frattempo, fate soffriggere in una pentola capiente olio e aglio (cipolla per chi preferisce). Aggiungete le lumache ben pulite e sgocciolate e, durante la cottura, aggiungete il sale, il peperoncino e le foglie d’alloro. Fate cuocere a fiamma vivace per 4-5 minuti, poi aggiungete il vino e fatelo sfumare.
Spegnete e servite calde.
Il profumo vi inebrierà!